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Sora: l’AI di OpenAI che trasforma il testo in video

Sora è la nuova intelligenza artificiale (AI) di OpenAI, il celebre laboratorio di ricerca sull’AI, che ha la straordinaria capacità di creare video a partire da una descrizione scritta. Si tratta di una tecnologia rivoluzionaria che apre nuove possibilità di espressione e comunicazione.

Cos’è Sora e come funziona

Sora è basata su una rete neurale diffusiva, che apprende a generare video realistici e fantasiosi, condizionata da un testo di input. Il testo può essere un prompt, ovvero una frase o un paragrafo che suggerisce il contenuto del video, o una sceneggiatura, ovvero un testo più dettagliato che descrive le azioni, i dialoghi e le ambientazioni del video.

Sora è stata addestrata su un enorme corpus di video e immagini provenienti da diverse fonti, come YouTube, Flickr e Vimeo. Grazie a questa varietà di dati, Sora ha sviluppato una notevole capacità di generalizzazione e di creatività, potendo generare scene realistiche ma anche immaginarie.

Cosa può fare e quali sono i suoi limiti

Sora è in grado di generare video fino a un minuto di durata, mantenendo una buona qualità visiva e una coerenza con il testo di input. Il modello è stato presentato da OpenAI sul suo sito web, dove sono disponibili alcuni esempi di video generati da Sora, a partire da diversi prompt di testo. Tra questi, possiamo vedere una donna che cammina per le strade di Tokyo, un branco di mammut lanosi che attraversa una prateria innevata, un trailer cinematografico di un uomo spaziale con un casco da motociclista, una vista aerea delle onde che si infrangono sulle scogliere di Big Sur, una scena animata di un mostro peloso che osserva una candela, e un mondo di carta che rappresenta una barriera corallina.

Sora rappresenta un importante passo avanti nel campo della generazione di video, che ha molte applicazioni potenziali in ambiti come l’intrattenimento, l’arte, l’educazione, la simulazione e la realtà virtuale. Tuttavia, il modello presenta anche delle limitazioni e delle sfide, sia dal punto di vista tecnico che etico. Ad esempio, Sora non è ancora in grado di generare video con una qualità paragonabile a quella umana, e può produrre artefatti o incongruenze visive. Inoltre, Sora solleva delle questioni legate alla proprietà intellettuale, alla privacy e alla veridicità dei contenuti generati, che potrebbero essere usati per scopi malevoli o ingannevoli.

Come si può accedere a Sora e quali sono le sue implicazioni

OpenAI ha dichiarato di essere consapevole di questi rischi, e di voler promuovere un uso responsabile e benefico della sua tecnologia. Per questo motivo, il laboratorio ha deciso di non rilasciare pubblicamente il codice sorgente e i dati di Sora, ma di renderlo disponibile solo a una selezionata comunità di ricercatori e sviluppatori, tramite una piattaforma chiamata OpenAI Codex. In questo modo, OpenAI spera di favorire lo sviluppo e la condivisione di nuove idee e applicazioni basate su Sora, nel rispetto dei principi etici e legali.

Sora è una delle ultime novità di OpenAI, che continua a stupire il mondo con le sue ricerche all’avanguardia sull’intelligenza artificiale (AI). Il laboratorio, fondato nel 2015 da un gruppo di imprenditori e visionari, tra cui Elon Musk, ha come obiettivo di creare un’AI generale, capace di apprendere e svolgere qualsiasi compito umano. Tra i suoi progetti più noti, ricordiamo GPT-3, il più potente modello di generazione di testo esistente, DALL-E, un modello di generazione di immagini da testo, e Codex, una piattaforma che permette di creare applicazioni basate sull’AI.

Se volete saperne di più su Sora e vedere i video generati dal modello, potete visitare il sito web di OpenAI, dove troverete anche il report tecnico della ricerca. Inoltre, potete leggere alcuni articoli in italiano che parlano di Sora e delle sue implicazioni.

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