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La storia di OpenAI e del Modello GPT

Il modello GPT è una delle principali innovazioni di OpenAI nel campo dell’IA generativa. Si tratta di una rete neurale profonda che impara a predire la parola successiva in una sequenza di testo, analizzando miliardi di documenti provenienti da internet. In questo modo, il modello acquisisce una vasta conoscenza di vari argomenti e una capacità di scrivere in diversi stili e registri.

OpenAI è un’organizzazione no-profit fondata nel 2015 con la visione di creare un’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) che potesse beneficiare tutta l’umanità. OpenAI si impegna a garantire che l’intelligenza artificiale sia accessibile a tutti e che i suoi benefici siano equamente distribuiti. Inoltre, promuove attivamente la ricerca e l’etica sull’IA, collaborando con altre istituzioni e con la comunità scientifica.

GPT-1: I primi passi

La prima versione del modello (GPT-1) è stata pubblicata nel 2018 e contava 117 milioni di parametri, ovvero le unità che determinano il funzionamento della rete neurale. Il modello era in grado di generare testi coerenti e fluenti, ma con alcune limitazioni, come la scarsa comprensione del contesto e la tendenza a ripetere o contraddirsi.

Un salto di qualità

Nel 2019, OpenAI ha rilasciato la seconda versione del modello (GPT-2), che aveva 1,5 miliardi di parametri e mostrava notevoli miglioramenti rispetto a GPT-1. Il modello era capace di produrre testi più lunghi e vari, con una maggiore aderenza al tema e al genere richiesti. Tuttavia, OpenAI ha deciso di non rendere pubblica la versione completa, per timore che potesse essere usata per scopi malevoli, come la diffusione di fake news o la manipolazione di opinioni.

GPT-3: un Nuovo livello di Intelligenza Artificiale

Nel 2020, è stata presentata la terza versione del modello (GPT-3), che aveva 175 miliardi di parametri e rappresentava un salto qualitativo rispetto alle versioni precedenti. Il modello era in grado di generare testi di altissima qualità, con una profonda comprensione del significato e della logica delle parole. Poteva anche svolgere compiti che richiedevano abilità di ragionamento, come rispondere a domande, riassumere testi, tradurre lingue, scrivere codici, ecc.

Nel 2021, OpenAI ha lanciato ChatGPT, un chatbot basato sul modello GPT-3 che permetteva agli utenti di conversare con l’IA e di richiedere la generazione di contenuti creativi. ChatGPT ha avuto un enorme successo, diventando una delle app più popolari di internet. ChatGPT ha anche sollevato alcune sfide e controversie, come la protezione della privacy degli utenti, la prevenzione degli abusi e la responsabilità etica.

L’ultima frontiera dell’IA Generativa

Nel 2023, OpenAI ha rilasciato la quarta versione del modello(GPT-4), che ha 1,5 trilioni di parametri e migliorava ulteriormente le capacità di GPT-3. Il modello era in grado di generare testi ancora più realistici e accurati, con una maggiore coerenza e diversità. Poteva anche svolgere compiti più complessi, come creare grafici, immagini, video, musica, ecc. OpenAI ha anche aggiornato ChatGPT, introducendo nuove funzionalità e modalità di interazione.

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